Oggi 8 maggio 2016 a Casorezzo in provincia di Milano ,si sono svolte le celebrazioni a 53 anni dalla
scomparsa del Cappellano Militare del 2°Reggimento dei Granatieri di Sardegna nella prima guerra mondiale
Decorato sul campo con la medaglia d'argento e di bronzo al Valor Militare.
Luigi Quadri fù anche Monsignore nella città di Casorezzo fino al giorno della sua morte nel 1963,scampato alla guerra ,sfidando le bombe,le mitragliatrici e le pallottole,la fame e la carestia , la sua fine doveva arrivare
investito da una bicicletta,ricoverato in ospedale ne morì qualche giorno dopo , il 23 maggio.
I Granatieri di Legnano e della Lombardia guidati dal loro Presidente il Cav.Enrico Mezzenzana e con la presenza della nipote di Don Quadri,Beatrice Venegoni e il sindaco Pierluca Oldani ,hanno reso gli onori.
Ecco il testo del discorso del consigliere Nazionale A.N.G.S.Gra.Mezzenzana Enrico.
Un cordiale saluto alle autorità civili,militari,religiose,granatieri tutti,cittadini.
Ci troviamo come di consuetudine a ricordare il nostro cappellano militare don Luigi Quadri
e con lui il centenario della grande guerra che,sta suscitando una giusta riscoperta della memoria
di tutti coloro che hanno combattuto per la nostra Patria.
Spesso perdendo la propria vita anche in giovane età ,per un futuro migliore nelle generazioni attuali,
oggi unite in un Europa che è un grande disegno di pace ,pur necessario di una sostanza politica e di
democrazia per vivere a pieno regime nella sua interezza.
il sacrificio di chi combattè la prima guerra mondiale contro già forme di autoritarismo che sarebbero
riesplose in forma più drammatica nel secondo conflitto mondiale ,non deve essere infatti dimenticato,
perchè lottando per il completamento dell'unità d'Italia si lottò anche perchè il nostro paese sapesse,
dopo secoli di divisioni, trovare quell'armonia e senso di appartenenza che la lingua e la cultura comuni
da secoli avevano cementato pur sotto il tallone di dominazioni straniere ottuse.
Se oggi nella nostra costituzione repubblicana abbiamo sancito il sacro dovere della difesa della patria
dell'unità e indivisibilità dell'Italia lo dobbiamo a coloro che nella grande guerra, sotto le insegne del
tricolore, dimostrarono il senso di appartenenza ad una storia, quella Italiana ,che ha saputo superare
parentesi buie, perchè lo spirito che unì in trincea tutti coloro che furono chiamati al fronte,
legò con il sangue ognuno all'altro e oggi ci fermiamo, a ricordare chi è morto sui campi di battaglia
o ha preso parte a quelle battaglie.
Quindi non fù un inutile strage, ma un drammatico passaggio da un Europa degli imperi e delle dinastie
a un Europa delle Nazioni, delle Patrie e quindi, delle democrazie, secondo la visione Mazziniana
che voleva l'Europa "Patria di tutte le Patrie"
Dobbiamo sentirci figli dell'Italia migliore, quella di Don Luigi Quadri, dei Granatieri di Sardegna con i loro
357 anni di storia,delle nostre Forze Armate, che in tutto il mondo portano la pace con la dissuasione
della loro presenza, la propria professionalità, continuando una tradizione del nostro esercito,
glorioso e coraggioso in ogni difficoltà.
w don Quadri w i Granatieri w l'Italia