il 17 febbraio scorso una delegazione della sezione Granatieri di Legnano e della Presidenza Regionale Lombarda si è recata nella Capitale Roma.Nella giornata di martedi si è svolto il Consiglio Nazionale della
Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna dove si è provveduto al rinnovo delle cariche statutarie
per i prossimi tre anni,in cui rimarranno in carica.L'esito del voto a visto la riconferma ai vertici del generale di Corpo d'Armata della Riserva MARIO BUSCEMI,che ricopre anche la carica di PRESIDENTE NAZIONALE DI ASSOARMA,alla VicePresidenza il generale BRUNO SORVILLO e come Segretario Nazionale il generale ANTONINO TORRE che ricopre anche la carica di Direttore del giornale il Granatiere,rivista dell'Associazione.Anche un LEGNANESE è risultato eletto nel consiglio Nazionale,si tratta del Presidente Regionale Lombardo Cav.ENRICO MEZZENZANA,nuovo componente del collegio provibiri.
Mercoledi 18 i Granatieri di Sardegna hanno celebrato il duca di San Pietro.La suggestiva cerimonia si è svolta nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla presenza del sottosegretario di stato alla difesa on.DOMENICO ROSSI,del capo di stato maggiore dell'esercito,generale Claudio Graziano.
Presenti numerose autorità civili e militari,tra cui il generale Maurizio Riccò,comandante della Brigata Granatieri di Sardegna,il generale Mosca Moschini,già comandante della brigata,il generale di c.a.De Pascale
comandante del 2FOD,il generale c.a.Moscatelli,comandante della Regione Militare Centrale,il generale Del Casale,già capo di stato maggiore,il generale c.a.r.presidente A.N.G.S. e di tantissimi granatieri di ieri e di oggi,tra i quali il Vice Presidente della Sezione Ten.M.A.V.M.Don Luigi Quadri GIUSEPPE AIROLDI,il segretario MARCO TORELLI,la gentile signora NADIA e il cosigliere-alfiere GIANCARLO TAMASSIA
La santa messa,presieduta da mons.Angelo Frigerio,vicario generale dell'ordinatario militare,è stata concelebrata con don Paolo Villa,cappellano dello S.M.E.,padre Flavio Uboldi,cappuccino,vicepostulatore della causa di beatificazione di P.Chiti,mons.Bruno Gagliarducci,già cappellano militare della Brigata e padre Pier Luca Bancale,cappellano della Brigata Granatieri di Sardegna.Con la cerimonia i granatieri hanno ricordato il loro benefattore che nel lontano 1776 lasciò al reggimento una somma di denaro chiedendo che i fondi fossero impiegati per mantenere il decoro della musica del reggimento e per celebrare una messa in suffragio nell'anniversario della sua morte.Da allora i granatieri hanno mantenuto fede alla promessa e il 18 febbraio di ogni anno,anche in guerra e in prigionia,hanno onorato in armi il proprio impegno di fedeltà ricordando,oltre al generoso duca,anche il sacrificio di tutti coloro che in oltre tre secoli e mezzo di storia,sono caduti nell'adempimento del dovere indossando i "bianchi alamari",simbolo dell'Unità.
i Granatieri di Sardegna oltre a svolgere i più importanti servizi presidiari e di alta rappresentanza della capitale,hanno partecipato a tutte le operazioni in cui è impegnato l'Esercito Italiano in Patria e all'estero.Dopo numerose esperienze in Afghanistan e Kosovo,nel 2014 la brigata Granatieri ha preso parte,sotto l'insegna delle Nazioni Unite alla missione UNIFIL in Libano.Sono impegnati da mesi nell'operazione Strade Sicure con oltre 400 uomini e donne,presidiano i punti più sensibili di Roma,ambasciate,istituti scolastici,centri di culto e nella mattina del 18,come ogni anno dal 1776,i Granatieri di Sardegna,specialità più antica dell'Esercito Italiano,hanno celebrato sollennemente don Alberto Genovese,duca di San Pietro,sfilando in armi per Roma.
Per finire il giorno 19 giovedi,la delegazione LEGNANESE E LOMBARDA,si goduta una giornata di relax nel centro ammirevole di Roma antica non facendo i conti con la barbaria e l'inciviltà dei terribili "tifosi"della squadra di calcio del Feyenoord olandese.Arrivati alla scalinata di Trinità dei Monti,si è aperto ai loro occhi uno spettacolo deprorevole e devastante.Urinanti ubriachi e vomitevoli nella piazza di Spagna,con ogni genere di immondizia e di bottiglie riversato nelle "barcaccia del Bernini" e nei negozi del luogo.
Scene che non si dovrebbero e non vorremmo rivedere.
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